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Fashion Liberty Tour & Déco Style

Calarsi nel mondo di Alphonse Mucha significa esplorare il femminile nella sinuosità dei corpi stilizzati, capolavori di bellezza, allungati su ampi manifesti o resi miniatura attraversando preziose boccettine di profumo. Ma è proprio nel fascino fatale della femme fin-de-siècle, fra lunghi capelli ondulati e abiti trasparenti, che si cela in realtà una donna volitiva e pronta a salpare sulla nave della modernità. 

Lo capì subito Sarah Bernhardt, l’attrice più bella e famosa dell’epoca, che scelse Mucha per rappresentare la sua immagine, La incontrò nel 1895 e per lei realizzò il suo primo manifesto per la commedia Gismonda rendondolo da lì a poco il più popolare degli artisti con un timbro e una cifra artistica assolutamente riconoscibile. Da quel momento ideò tutti i manifesti per gli altri spettacoli di Sarah Bernard, da quello per La Dame aux CaméliasLa SamaritaineMedea fino a La Princesse Lointaine, scritto per la famosa attrice da Emond Rostand.

Alphonse Mucha 170 opere al Museo degli Innocenti di Firenze

Una mostra a Firenze, nella sede del Museo degli Innocenti, percorre dunque il periodo d’oro del pittore slavo: voluta da Arthemisia e curata da Tomoko Sato in collaborazione con Francesca Villanti, presenta oltre 170 opere fra manifesti, libri, disegni, olii e acquarelli, oltre a fotografie, gioielli, opere decorative. In ragione della sua fama, gli fu commissionato di disegnare vari manifesti pubblicitari e tra questi quello della Bicicletta Perfecta, prodotta da un’industria britannica. Nel manifesto esposto, la composizione è dominata da una figura femminile con lunghi capelli scompigliati dal vento, mentre della bicicletta se ne vede solo parte della ruota e del manubrio, a cui la ciclista si sta appoggiando. Con il suo sguardo sicuro e diretto, rappresenta il nuovo ideale di donna, che si gode il senso di libertà ed euforia. 

Nel 1896, mentre lavorava a un manifesto per il lancio del profumo Rodo, Lance Parfum Rodo, gli fu anche richiesto di creare l’etichetta e la scatola della fragranza. Lo stesso anno Mucha cominciò a collaborare con un famoso produttore di biscotti francese, Lefèvre-Utile (LU), arrivando a realizzare diverse grafiche per i materiali pubblicitari della società, nonché la decorazione di una latta per biscotti e di alcuni incarti.
Come si potrà vedere nelle opere e oggetti sopra citati, Mucha integrò intenzionalmente vari richiami tra le confezioni e i manifesti da lui realizzati tramite la riproduzione della stessa donna in qualità di “personaggio” associato ai prodotti, oppure riutilizzando lo stesso stile per i caratteri delle scritte. Così facendo, presentava gli articoli tramite messaggi visivi coerenti che ne aumentavano la visibilità sul mercato, una strategia ancora oggi ampiamente adottata dagli artisti grafici.

Nel 1899 Mucha ricevette l’incarico per il prestigioso champagne Moet & Chandon di creare le grafiche di tutta la pubblicità di due tipologie di champagne, note come Imperial e White Star. Il primo fu commercializzato con il nome di Crémant Impérial, nonché come Dry Imperial e Grand Crémant Impérial, esposti in mostra

29/01/2024 0 comment
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L’Hotel Maison Souquet è uno straordinario gioiello emozionale dell’opulenza. Dietro una facciata del diciannovesimo secolo, era proprietario il duca d’Orléans, si trova questa struttura a cinque stelle, con venti camere e sei suites, situato a pochi passi dal Moulin Rouge e dal frizzante quartiere Pigalle, al numero 10 di rue de Bruxelles (IXe).

Decorato dall’architetto di interni Jacques Garcia riprende lo stile avvolgente e sensuale delle case chiuse degli anni venti e, in effetti, durante la Belle Époque fra il 1905 e il 1907 divenne una celebre maison di piacere.

Lo stile cocotte di Garcia, con stoffe cinesi, velluti viola, rimandi giapponesi, rende questo luogo davvero unico, ogni camera con grandi letti matrimoniali porta il nome di una cortigiana: Liane de Pougy, la Belle Otéro, Castiglione, la Païva.

Una di queste è ispirata al celebre appartamento di Jeanne Lanvin, una delle più importanti designer degli anni venti. Tè, champagne e cocktail possono essere serviti nel giardino d’inverno fra gelsomini e muri d’edera, oppure nel “Salon des 1001 nuits” con atmosfere originali in stile orientale.

L’hotel è convenzionato con il Musée d’Orsay dove trovate la più grande collezione al mondo di impressionisti.

25/04/2025 0 comment
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Il 24 luglio del 1877, in una piccola cittadina romagnola, si aprirono i cancelli di uno stabilimento termale che sarebbe diventato negli anni uno dei più ambiti luoghi di benessere. La calma, l’aria preziosa, i vulcanetti naturali di Bergullo, le sorgenti, la natura rigogliosa hanno fatto sì che le Terme di Riolo accogliessero personaggi del calibro di Lord Byron, Gioacchino Murat e i principi Bonaparte, Pellegrino Artusi, Giosuè Carducci.

Passeggiare all’interno del parco secolare ha una valenza meditativa, nei 12 ettari di spazio si incrociano le energie della natura e la bellezza di querce centenarie. Alle Terme di Riolo ci potete arrivare in macchina ma anche comodamente in treno, si scende a Castel Bolognese e si prende un autobus che dalla stazione porta direttamente allo stabilimento in meno di quindici minuti.

Le acque sono sulfuree e salsobromoiodiche, vengono usate per terapie idropiniche, inalatorie e bagni, grazie alle loro proprietà depurative in grado anche di limitare i danni da fumo.

Ma la vera sorpresa di questo luogo sono le strutture architettoniche Liberty, come l’ingresso al Padiglione Centrale dove si effettuano le cure e l’edifico del Grand Hotel delle Terme che ha mantenuto intatto lo stile ed alcuni arredamenti di quel periodo.

La bellezza del giardino unita all’eleganza dell’ambiente fanno di questo hotel una vera oasi per riallineare mente e corpo. I piatti sono serviti in una grande sala con mobili originali d’epoca. Presto vi faremo vedere il meglio nella nostra guida liberty!

Un ringraziamento speciale all’azienda Domani per il costume che vedete in questo servizio

06/07/2016 0 comment
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