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L’Hotel dello Scrittore

Hotel des Bains amato da Thomas Mann

di JACOPO RISICI.

Thomas Mann ci villeggiò nel 1911, vi scovò i caratteri e vi ambientò “Morte a Venezia”. Luchino Visconti nel ’71 vi girò il suo capolavoro di sfarzosa decadenza. Ora, venduti gli arredi, dell’Hotel des Bains al Lido non resta che lo scheletro svuotato.
Per questo ci affascina, per questo è il primo albergo dandy di cui vogliamo parlare in questa sezione di pfgstyletravel. Perché, nell’ingombrante assenza delle sue pietre svuotate, il Des Bains è una figura retorica fissata nella mente, nel gusto, nella grana di vecchie fotografie in bianco e nero, nelle pagine ogni anno ristampate e rilette di un grande breve romanzo, nella pellicola di un esteta come Visconti. Ombra e memoria di un modo di esistere forse anch’esso svuotato dal mercato.
«Ma le parti monumentali sono state protette», ha garantito la soprintendente ai Beni architettonici: «e, smantellate le tramezzature come i cartongessi arabeggianti anni Settanta e Novanta, i mobili originali sono al sicuro in un capannone a Mirano».
Quanto all’Ospedale al mare, costruito nel 1870, rifatto nel ’33, chiuso nel 2006, che in uno degli antichi padiglioni ospita il Teatro Marinoni bene comune, il Comune l’ha venduto alla Cassa depositi e prestiti per 50 milioni. Ma resta anch’esso abbandonato. Come le caserme nel nord dell’isola e le colonie deserte a sud degli Alberoni.

25/11/2015 0 comment
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