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Natale in Puglia

di MARIA CRISTINA SCHIAVONE.

Da una terra rossiccia al centro di tre provincie, Bari, Taranto e Brindisi, emergono i coni grigi dei trulli, che si innalzano verso il cielo azzurro di questa splendida regione, la Puglia. Questo è il cuore della Valle d’Itria, nel tacco d’Italia, dove le tradizioni sono ancora vive e molto radicate. Una terra ricca e generosa, un popolo accogliente e un cibo saporito e genuino come una volta. L’enogastronomia è un grande richiamo turistico, qui si mettono ancora in tavola le ricette tradizionali, orecchiette al sugo con cacioricotta, fave e foglie, braciole di carne, caciocavalli saporitissimi e salumi così teneri che sembrano sciogliersi in bocca, accompagnati da ottimi vini come quelli di Martina Franca e Locorotondo, esclusivamente Doc. Le fanno da cornice le città bianche di Martina Franca, Locorotondo, Alberobello e Cisternino, con i loro vicoli stretti e contorti. E i vicini mari Ionio e Adriatico.

Tra le tradizioni rimaste immutate c’è quella del presepe vivente, durante le festività natalizie. Ovunque voi andiate ne troverete di certo qualcuno, ma io amo particolarmente quello della contrada di Figazzano a Cisternino. Ci si immerge in campagna in un percorso che può durare anche alcune ore. Di trullo in trullo, scopriamo quei mestieri ormai scomparsi: il vasaro, l’ombrellaio, le donne che ricamano a telaio o fanno a mano le orecchiette, o ancora la rappresentazione in abiti d’epoca di una festa di nozze. Per i viottoli, invece, puoi imbatterti nel fabbro ferraio o nel contadino che costruisce i “pareti”, muretti di pietre senza null’altro, che servono a dividere i terreni. Un tuffo nel passato e un recupero di mestieri perduti. Non c’è da annoiarsi, mai, in nessuna stagione dell’anno, in Puglia.

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Natale in Puglia, la Valle dell’Itria

Nella magica Valle d’Itria, antiche dimore rurali, masserie d’antan e agglomerati di trulli sono stati riportati a nuova vita, trasformati in hotel di charme, bed and breakfast o agriturismo. La scelta è davvero ampia. Un luogo a me caro è la Masseria Madonna dell’Arco, i cui allevamenti di bestiame erano curati da mio zio, veterinario. Si trova lungo la strada tra Martina Franca e Locorotondo, al centro di vari ettari di terreno. Sono stati ricavati dei piccoli appartamenti all’interno dei trulli, freschi in estate e caldi in inverno, arredati in modo rustico per non perdere il filo della memoria. Nell’aia centrale si può scorrazzare liberamente e una grande piscina consente di rinfrescarsi nelle giornate più calde. Il ristorante serve piatti tradizionali, realizzati con le materie prime coltivate e prodotte in loco, che gli ospiti possono trovare nel punto vendita all’interno della masseria per portare a casa un pezzetto di Puglia. Un luogo rilassante, punto di partenza per scoprire i dintorni, un tornare alle origini e godere in toto della vacanza.

Natale in Puglia, i piatti da assaggiare

La sera della Vigilia è tradizione mangiare di magro, orecchiette alle cime di rapa o cavatelli ai frutti di mare, baccalà fritto, pettole dolci o salate, panzerotti ripieni, frutta secca e cartellate, dolci ricoperti di miele.

Il pranzo di Natale di solito inizia con tortellini in brodo, agnello al forno con le patate, tanti contorni e ancora cartellate con il miele e i porceduzzi, piccole palline di pasta fritta messi in forma conica e ricoperti di miele e tanti confettini colorati.

Orecchiette alle cime di rapa
In una pentola di acqua bollente si buttano le orecchiette, a metà tempo di cottura si immergono le cimette di rape, in modo che terminino la cottura insieme. Si scolano senza passare sotto acuqa corrente. In un pentolino si fa scaldare un dito d’olio e si mette uno spicchio di aglio appena rosolato, si mettono dei filetti di alici e a piacere un po’ di peperoncino, spegnendo subito il fuoco. Si versa il soffritto sulla pasta e si serve immediatamente.

Pettole
Impasto di farina, sale qb, acqua e lievito.
L’impasto deve risultare morbido, quasi liquido. Friggere in olio bollente forme di pasta a caso. Appena scolate si rotolano nello zucchero semolato.

La variante salata prevede nell’impasto pezzettini di olive nere, filetti di acciughe e anche pomodorini a pezzetti, senza aggiungere zucchero dopo la cottura.

Masseria Madonna dell’Arco
Via Madonna dell’Arco Zona M 89
74015 Martina Franca (TA)
Tel: 0804805135
Cell: 3356261831
info@masseriamadonnadellarco.it
www.masseriamadonnadellarco.it

di MARIA CRISTINA SCHIAVONE

MARIA CRISTINA SCHIAVONE. Non posso definirmi se non come una creativa. In ogni campo della mia vita mi piace mescolare, iniziando dalla cucina per finire ai miei bijoux, ai miei bouquet gioiello e ora agli eventi che creo.

13/12/2015 0 comment
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Viaggiare dandy a Milano prima parte

Benvenuti al primo appuntamento di Viaggiare Dandy, un tour per assaporare luoghi magici, mostre, ristoranti storici e locali dandy-doc che presto diventerà una guida interattiva. Città di partenza: Milano. Guida d’eccezione, la scrittrice Patrizia Finucci Gallo, autrice di 10 mosse per essere Dandy, piccolo livre de chevet che racchiude 10 consigli per il terzo millennio.

DandyTour pfgstyle a Milano Part One

Ore 10. Via Carducci 13, Bar Magenta. Colazione interattiva. La mattina è sacra, parola di dandy. La sveglia suona tardi, ma non per questo salto la colazione. Giornali alla mano ci si siede al bar, non ad un bar qualunque. Il dandy ha il suo e non cambia volentieri. Io ho scelto l’old style Caffè Magenta: per la sua storia, ha più di 100 anni, ma anche per ciò che rappresenta. Amo di questo locale l’arredamento liberty d’epoca, dal bancone alle credenze e gran parte dell’arredamento interno. “È un punto di ritrovo storico – racconta Paolo, uno dei soci che attualmente gestisce il locale – certe cose non sono cambiate. Un esempio? Lo speciale, è il panino con pancetta e fontina, si è sempre fatto da quando il bar ha aperto e lo facciamo ancora oggi”. Mi piace leggere il giornale seduta ai tavoli all’aperto e spesso incontro persone per lavoro, proprio davanti a un caffè bollente. Al Bar Magenta mi ha fatto compagnia la designer di gioielli Francesca Mancini, accompagnata da Sonia Catena, direttore creativo della rassegna Ridefinire il gioiello. Con loro ho scelto gli accessori da indossare per questo tour: una collana composta di chicchi di riso trattati e colorati, allineati come un grande mosaico naturale. L’ho abbinata a un anello con turchese. I gioielli di Francesca Mancini sono vere sculture e come opere d’arte vanno vanno trattate. “In effetti è un lavoro importante che richiede pazienza – mi spiega Francesca – nel caso della collana che indossi ogni chicco di riso viene fissato personalmente a mano”. Sonia invece descrive la sua passione: “Ridefinire il gioiello è una mostra ormai alla sua quarta edizione, che tenta di delineare un percorso di ricerca nel panorama frammentato del gioiello contemporaneo”.

Ore 11. Corso Magenta 15, Chiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore. Al bar Magenta ho conosciuto i miei compagni di viaggio, insieme ci siamo mossi verso la Chiesa di San Maurizio, considerata la Cappella Sistina lombarda. Un tempo sede del più importante monastero femminile della città, sorge su resti paleocristiani ed è splendidamente affrescata su incarico di Alessandro Bentivoglio, governatore di Milano e della moglie Ippolita Sforza, figlia del Duca di Milano Ludovico il Moro. Tra gli artisti trovate Bernardino Luini, che qui lavorò in collaborazione con i suoi tre figli. Il gruppo di PFG Style è stato accolto dai volontari del Touring Club Italiano che si sono gentilmente prestati a farci da guida: con la loro presenza consentono al pubblico di ammirare un gioiello che meriterebbe di essere inserito tra i luoghi da non perdere a Milano, insieme a quelli universalmente noti.

Ore 12. Via Giuseppe Lagrange 1, Salone Les garçons de la Rue. Il loro motto è quello di Karl Kraus, autore satirico austriaco d’inizio ‘900: “Le conversazioni dal parrucchiere sono la prova inconfutabile che le teste servono per i capelli”. Nero, rosso e bianco sono i colori che dominano l’ambiente underground del Salone Les garçons de la Rue, giovane, con graffiti alle pareti che paiono tradursi nei tatuaggi del personale, ragazzi rigorosamente vestiti di nero. “È stata una scommessa vinta – racconta il socio Stefano Coli, 35 anni, energia a mille – l’abbiamo deciso una sera con il mio socio e amico davanti a un drink, dove nascono le idee più folli ma anche le migliori. Quelle che si realizzano. Qui studiamo la personalità di ogni cliente, il taglio deve corrispondere ad una emozione personale, è come un prolungamento dell’anima. Uno specchio, quasi.

Ore 13. La proposta della vincitrice: pranzo e passeggiata sui Navigli. Dopo un pranzo leggero nel dehor fiorito dello Spazio Movida sul Naviglio Pavese, tra un piatto di gnocchi allo zafferano e un frizzantino, Roberta ha accompagnato il gruppo lungo i canali, attraverso percorsi più riservati che il dandy predilige.

12/12/2015 0 comment
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garda trentino

In moto sul Garda

di CRISTIANO GILLO GILIBERTI.

L’emozione è sempre la stessa. Percorrendo quei pochi chilometri che separano il casello di Affi dalle sponde del lago, snocciolando una via dopo l’altra le curve che scavalcano le colline fino a scorgere in lontananza i primi ulivi, la sensazione tangibile è quella di entrare in un mondo a parte. La natura è stata benevola, in questi luoghi. La conformazione geografica dell’intera area del Garda, incastonata tra montagne che la proteggono dai freddi venti del Nord, e la presenza della grande massa d’acqua sono il motivo del clima particolarmente mite di cui godono queste zone a dispetto della latitudine: insieme alla natura morenica dei terreni, creano le condizioni ideali per la coltivazione della vite e dell’ulivo, ricchezze che gli abitanti di questi luoghi hanno saputo valorizzare dando vita a prodotti d’eccellenza come l’Olio del Garda Dop e il Chiaretto di Bardolino Doc.
lago di garda
Situata sulla sponda sud orientale del lago, è proprio l’affascinante Bardolino la base di partenza del nostro viaggio. La ricettività turistica di queste zone offre una vasta scelta di sistemazioni, dal B&B di charme all’agriturismo fino agli hotel a 4 stelle dotati di spa e piscine termali. Imperdibile una passeggiata sul lungolago che corre dalle estremità dei lidi Mirabello e Comunale. E da cartolina l’ampio corso principale che dal porticciolo conduce fino alla chiesa romanica di San Severo, costellato di locali affollati di turisti dove è possibile degustare il vino che della cittadina porta orgogliosamente il nome, celebrato ogni prima settimana di ottobre da un Festival di tradizione ultracentenaria dove accorrono appassionati da tutto il mondo.
Consigliabilissimo, per l’errante motociclista gourmet, avventurarsi tra i vicoli del minuscolo centro storico, tra le case che un tempo costituivano il borgo dei pescatori, alla ricerca di inossidabili baluardi come il Ristorante della Beppina, che da oltre 50 anni serve fritti di pesce di lago e non, oppure alla scoperta di destinazioni gourmet preziose come il Giardino delle Esperidi, accogliente locale dalla gestione tutta al femminile dove sarà piacevole lasciarsi coccolare dalla sapiente mano di Marilena Vedovelli in cucina e dalla verve di Susanna Tezzon, autentica Signora del Vino, forte di una cantina ricca di etichette pregiate.

lago di garda

Lasciata alle spalle Bardolino, seguendo le indicazioni per Caprino Veronese, ci si inoltra verso la parte dell’itinerario motociclisticamente più divertente: la salita che porta fino alla sommità del Monte Baldo, austera presenza che domina il Benaco dell’alto, si dipana attraverso boschi ricchi di vegetazione lungo una trentina di chilometri di curve estremamente godibili e comprende, nel tratto da Caprino a Spiazzi, il tracciato di una delle gare automobilistiche su strada più famose d’Europa. Sicuramente degna di una deviazione dal percorso è la visita al Santuario della Madonna della Corona, nel Comune di Spiazzi. Immerso nel silenzio della natura circostante, meta di pellegrinaggi e luogo di preghiera e meditazione, il Santuario stupisce per la particolarità della posizione: costruito a 774 metri di altezza sul mare, letteralmente aggrappato alla roccia della montagna, pare quasi sporgersi a picco sulla sottostante vallata dell’Adige ed è visibile (a chi ne conosca l’esistenza, vista la sorprendente ubicazione) percorrendo l’autostrada A22 del Brennero.
Proseguendo verso Nord lungo la provinciale n.8 si giunge alla sommità del Monte Baldo, fermata obbligatoria per ammirare e fotografare dall’alto lo spettacolo della visione intera del lago in tutta la sua lunghezza, da Sirmione fino a Riva del Garda. Il luogo è, inoltre, la base di partenza per escursioni lungo i sentieri circostanti per gli appassionati di Trekking e Mtb, nonché punto di ritrovo per appassionati di sport estremi di ogni genere, compresi parapendio e deltaplano. Da qualche anno la vetta è raggiungibile in pochi minuti direttamente partendo dalle rive del lago, grazie alla Funivia Malcesine-Monte Baldo, attiva sia nel periodo estivo che invernale, per consentire agli appassionati di sci e snowboard di raggiungere le piste da sci. Interessante anche la visita dell’Osservatorio Astronomico del Monte Baldo, aperto al pubblico su prenotazione: la posizione isolata e lontana da fonti di inquinamento luminoso consente agli astrofili osservazioni particolarmente suggestive.

bardolino

Ancora motociclisticamente tutto da godere è il tratto successivo del percorso, attraversando i territori di Avio, San Valentino, Brentonico e Mori, lungo le SP3 e SP22: strade di montagna ben tenute e in genere poco trafficate, da affrontare in tutta sicurezza al passo più congeniale, costeggiando il minuscolo Lago di Loppio, attraversando paesaggi di grande suggestione. E più di un’occasione per fermarsi a immortalare panorami o osservare bizzarrie della natura (come le cosiddette Marmitte dei Giganti, un complesso di pozzi glaciali del diametro di 4-5 metri e fino a una dozzina di profondità situato nei pressi di Nago) fino al tortuoso toboga che ridiscende verso il lago in corrispondenza dell’abitato di Torbole, il punto più a nord del nostro giro, dal quale s’imbocca la Gardesana Orientale per ripiegare verso la base.
Accompagnati in ogni stagione dal colorato spettacolo dei windsurf e delle vele dei kite che sfrecciano sulle acque del lago, si ridiscende verso sud districandosi in mezzo al traffico delle auto dei turisti in gran parte stranieri, attraverso località che racchiudono ciascuna un buon motivo per una sosta: dal Castello di Malcesine fino alla possibile digressione sulla sponda opposta del lago, fosse anche solo per il gusto di imbarcare la moto sul Ferry Boat che da Torri del Benaco vi scaricherà a Toscolano Maderno, poco lontano dalla Gardone Riviera del dannunziano Vittoriale.
RistoranteGiardinoDelleEsperidiBardolino (18)

Rimanendo sulla sponda veronese del lago, con la voglia di fare ancora qualche curva e allontanarsi velocemente dal traffico, può essere una buona idea deviare in direzione San Zeno di Montagna, pittoresco borgo denominato “il balcone del Garda” per la particolare posizione affacciata sul lago. Penultima tappa del nostro giro, Garda è un piacevole borgo appoggiato sulle sponde del lago: racchiude nel proprio territorio la località di Punta San Vigilio, una minuscola penisola che ospita un parco e alcune attività di accoglienza turistica di grande charme (La Locanda, La Taverna, Il Ristorante e La spiaggia Baia della Sirene) frequentate in passato da illustri ospiti, da Maria Luigia d’Austria a Winston Churchill.
Pochi chilometri ancora per ritornare al punto di partenza del nostro tour. Un ultimo bicchiere di Chiaretto in riva al lago prima di ripartire o magari una pausa benessere in uno degli alberghi che mettono a disposizione il proprio centro termale anche alla clientela esterna. Il casello di Affi può attendere ancora qualche ora.

Dove dormire

Aqualux hotel spa&suite , 
via Europa Unita 24/b, Bardolino (vr) – italy, 
tel: 045-6229999 – 
f.: 045-6229900 
http://www.aqualuxhotel.com/
info@aqualuxhotel.com
Agriturismo Costadoro 
via Costabella 29/a Bardolino (vr) 
tel 045 62.10.493 – fax 045 62.10.493
http://www.agriturismocostadoro.com/ 
info@agriturismocostadoro.com
La casa degli spiriti hotel
 via Monte Baldo 28, 
Costermano (vr) 
tel: 045 6200766 
- fax: 045 6200760 
http://casadeglispiriti.it  
info@casadeglispiriti.it
Hotel Regina Adelaide 
via xx settembre, 36 (ingresso principale)
 – garda (vr)
 tel 045 7255977 
fax 045 7256263
https://www.regina-adelaide.it  
hotel@regina-adelaide.it

Dove mangiare

Ristorante il giardino delle esperidi 
cucina ricercata tra lampadari in ferro, tappeti e arredi rétro in locale familiare dal tocco elegante.
via mameli, 1, 
37011 bardolino
telefono:045 621 0477

Ristorante da beppina  
ristorante di pesce
via goffredo mameli, 24, 
37011 bardolino vr
telefono:045 721 0387

Vecchia malcesine  
menù italiano creativo alla carta o di degustazione tra arredi colorati di design in un locale con vista lago.
via pisort, 6, 37018 malcesine vr
telefono:045 740 0469

Ristorane “l’oseleta”
di villa cordevigo wine relais
loc. cordevigo, 37010 
cavaion veronese province of verona
telefono:045 723 5287

Da visitare

Santuario madonna della corona, 
rettore don pietro maroldi
, località Santuario,  ferrara di monte baldo (vr) 
tel. e fax: (+39) 045 7220014
 info@madonnadellacorona.it
osservatorio astronomico monte baldo “a.gelodi”
www.osservatoriomontebaldo.it 
 località Novezzina, Ferrara di Monte Baldo (vr)
telefono:334 731 3710

Sentiero marmitte dei giganti
per percorrere il sentiero delle marmitte dei giganti da torbole sul garda si percorre la via strada granda fino alla fine per poi salire fino ai pozzi glaciali “marmitte dei giganti”.

Funivia malcesine monte baldo
via navene vecchia, 12 37018 
malcesine (vr) 
tel. +39.045.7400206 
fax +39.045.7401885 
email: info@funiviedelbaldo.it

Cantine

Cantina f.lli zeni  

indirizzo: via costabella, 9, bardolino vr
telefono:045 721 0022
www.zeni.it/it/

Rizzardi guerrieri 

indirizzo: via verdi, 4, 37011 bardolino
telefono:045 721 0028
www.guerrieririzzardi.it/

Azienda agricola costadoro  

indirizzo: via costa d’oro, 5, 37011 bardolino vr
telefono:045 721 1668
www.agriturismocostadoro.com/
cantine lenotti – produzione vini  
indirizzo: via s. cristina, 1, bardolino vr
telefono: 045 721 0484

CRISTIANO GILLO GILIBERTI. Bolognese, classe 1971. Buongustaio, blogger, amante dei viaggi in moto e della musica rock, cuoco per divertimento. Coniuga la passione per la scrittura con quella per la buona tavola raccontando con occhio disincantato e ironico il mondo del food e le sue tendenze nel blog The Foodie Fighter. (thefoodiefighter.wordpress.com)

12/12/2015 0 comment
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Alpenpalace

Alpenpalace lusso ad alta quota

di ALESSANDRA LEPRI.

E’ stato recentemente premiato come migliore nuovo albergo d’Europa l’elegante “gioiello di famiglia” di Jonas Mairhofer dal press club internazionale “Gotha del Gusto”. Indimenticabile l’atmosfera cordiale che accoglie i clienti, così come l’alto livello dei servizi, la qualità del ristorante, la cura dell’arredamento e soprattutto l’area benessere. Questa interessante realtà alberghiera, costruita sull’esperienza e la sensibilità della famiglia Mairhofer con gusto e rispetto della tradizione, ha scelto la strada dell’innovazione e dell’ecocompatibilità, attraverso l’impiego di materie prime selezionate e soluzioni architettoniche nel pieno rispetto dell’ambiente. Si trova a due passi da Brunico, nel cuore della Valle Aurina, meta ideale per vacanze sia estive che invernali, affascinante per i castelli da scoprire, le alte vette da conquistare, il parco nazionale, le passeggiate e l’attività sciistica. Assolutamente da non perdere l’area wellness, che merita da sola un soggiorno all’Alpenpalace. In linea con la rinomata vocazione altoatesina all’ineccepibile ospitalità, è d’obbligo un bagno, a qualsiasi temperatura, nelle splendide piscine all’aperto, con la cornice dei panorami mozzafiato, le cime innevate, i verdi intensi dei boschi, i profumi delle erbe alpine. Collegate alla struttura con pietre scaldate per minimizzare l’impatto con la temperatura esterna, regalano al corpo e alla mente un’immediata sensazione di benessere. All’interno un interessante e accurato percorso di bagni di vapore, salini o aromatizzati alle erbe, e una rilassante grotta con parete a gradazione salina con pruno selvatico, per unire i benefici dell’aria salmastra a quelli delle piante.

Alpenpalace Deluxe Hotel & Spa Resort
via Gisse 83
San Giovanni in Valle Aurina (Bz)

 

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24/11/2015 0 comment
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